«Le offriamo un’occasione unica. Le andrebbe di scrivere recensioni?»
«Ma certo. Come funziona per il pagamento?»
«Sarà apprendista per i primi *linea fortemente disturbata* mesi! E le permettiamo di scrivere senza doverci pagare nulla!»
«Come è umano lei, signor Player.it!»
Five Nights at Freddy’s – Help Wanted PS4 VR – Recensione
Ok ok. È arrivata un’altra occasione per me. Devo dimostrare il mio talento un’altra volta se voglio mantenere il mio posto da apprendista. Per fortuna questo gioco non sembra avere particolari insidie. Dovrebbe essere una storiella con dei pupazzi animatronici in VR. Non vedo cosa possa andare sto…
ooommioddiochecosaèquello!?
Il mio cuore batte a mille. Ma perché diavolo questi così saltano fuori all’improvviso?! Ma non dovevano essere cose pucciose? Aiuto!
Accidentaccio! Il mio cardiologo aveva detto di andarci piano con la Nutella e con gli spaventi improvvisi, ma qui rischio davvero di morire da un momento all’altro. Ma chi è il pazzo che ha pensato questo gioco? Mi viene da piangere!
Lore
Freddy Fazbear’s Pizza: una catena di ristoranti per bambini nata nella tarda metà degli anni ottanta. I caratteristici personaggi animati Freddy the Bear, Bonnie the Bunny, Chicka the Chicken e Foxy the Pirate Fox diventavano dei simpatici animatroni, cuore dell’intrattenimento. Al contrario di altre catene di ristoranti (come Chuck E. Cheeses, reale catena di ristoranti americana) che utilizzavano animatroni statici sul palco, i personaggi animati di Freddy Fazbear’s Pizza si muovevano in giro per il locale per interagire con i bambini.
L’incidente del 1987. Correva l’anno 1987 quando uno degli animatroni così tanto amati, morse un cliente. Un innocente bambino venne traumatizzato, aggredito da un personaggio che amata così tanto. In seguito a questo incidente, agli animatroni fu permesso di girare soltanto nelle ore di chiusura, per evitare danni alle componenti interne.
Ma non finì con il morso dell’87. Cinque bambini scomparirono dal ristorante, i loro corpi non furono mai più ritrovati. I genitori, a seguito delle scomparse, notarono un odore rivoltante provenire dagli animatroni stessi, così come del muco e sangue che fuoriusciva dalle loro bocche.
Fu arrestato un sospetto senza nome, ma non vennero mai trovati i bambini.
Ormai in decadimento, i dirigenti della catena si sono trovati a dover assumere un guardiano notturno. Il suo compito è quello di sorvegliare il ristorante e gli animatroni ormai deteriorati e malfunzionanti. Ogni notte, dalla mezzanotte fino alle sei del mattino, lo sfortunato guardiano dovrà sopravvivere nella sua guardiola minuscola.
Gameplay Classico
Five Nights at Freddy’s: Help Wanted ci porta a giocare tutti i capitoli “classici”. Avremo quindi sulla nostra PS4 FNAF 1,2,3.
La modalità classica del gioco è qualcosa di terrificante. L’angoscia è palpabile per tutto il tempo e, nonostante le nostre azioni durante la modalità classica siano piuttosto limitate, non potremo fare a meno di pregare che quella dannata sveglia raggiunga le 6:00 a.m. orario in cui il nostro lavoro da guardiano finisce.
Già, siamo semplicemente dei guardiani impegnati nella postazione di controllo delle telecamere di sicurezza. Dovremo guardarle in modo frequente se vogliamo vedere dove diavolo vanno ad infilarsi questi maledetti animatroni. Sembrano essercene 5 ed ognuno di essi opera in modalità differenti. Alcuni devono essere tenuti costantemente sott’occhio, altri semplicemente verranno a trovarci periodicamente per farci morire di paura.
Per difenderci possiamo chiudere e aprire due porte che richiedono sfortunatamente energia per rimanere chiuse. Finito il budget energetico rimarranno irrimediabilmente aperte e saremo tendenzialmente condannati a morire. Ma non nel gioco: nella vita reale! Di paura…
Ora. Prima di proseguire vorrei sensibilizzare tutti sull’importanza di assumere un progettista qualificato per la realizzazione di una postazione di sicurezza. Non fidatevi di questi presunti professionisti low cost. Perché sennò vi troverete in un dannato sgabuzzino con metà delle telecamere malfunzionanti e porte che non hanno sufficiente energia per stare chiuse tutta la notte.
Minigiochi
La longevità è più alta di quel che si potrebbe pensare. Il gioco, infatti, non si limita alle 5 notti da passare all’interno della guardiola nelle varie versioni classiche. Cercherà di farvi investire in nuove paia di mutande con una serie di minigiochi sempre angoscianti che ne vanno ad ampliare la longevità. Avrete oggetti da collezionare oltre alle figuracce di fronte agli amici!
Eccovi una breve lista degli altri giochi più carini che potrete fare:
- Dark Rooms: siamo una stanza buia e dobbiamo sopravvivere illuminando con la torcia i punti da cui proviene rumore. Se sbagliamo: jumpscare!
- Parts and Service: ripariamo gli animatroni e se sbagliamo ci fanno scoppiare il cuore di paura
- Vent Repair: ripariamo il condotto di ventilazione e, guarda caso, compare roba che ci fa spaventare
- Night Terrors: ci troviamo in un’ambientazione che ricalca quella di FNaF4 e cerchiamo come al solito di non morire di paura
Esperienza di gioco
Del gameplay abbiamo parlato a sufficienza e penso abbiate degli elementi per decidere di che morte morire. Va segnalato comunque uno sviluppo non perfetto del VR. Nessun baco, ma un po’ di imprecisione dei controlli e un effetto oscillatorio della visuale che non aiuta a stare bene.
Per il resto…Parliamoci chiaro: non escludo che qualcuno, nel buio della propria stanza, voglia mettersi un VR e lanciarsi da solo in un percorso autopunitivo fatto di jumpscare violenti, pianti, bestemmie e battiti cardiaci a quota 200. Sicuramente però Five Nights at Freddy’s: Help Wanted dà il suo meglio in compagnia!
Invitare degli amici e sottoporli alla terribile sfida potrebbe tranquillamente riempire le vostre serate e vi permetterebbe di sfoggiare il vostro VR nuovo di zecca! Non è in realtà il gioco più ansiogeno con il VR, ma di sicuro è quello più facile da proporre insieme a Until Dawn – Rush of Blood.
La cosa però che deve essere riconosciuta è la cura della lore. Forse il gameplay non è dei migliori, ma la storia che c’è dietro e come viene narrata capitolo per capitolo è davvero un grande valore aggiunto al gioco. Probabilmente pochi di noi la conoscono appieno, ma vale la pena approfondirla.
Anche il gioco stesso, infatti, non nasce come esperienza fine a sé stessa, ma è anch’essa giustificata dalla trama. Five Nights at Freddy’s: Help Wanted è dichiaratamente un’esperienza in VR realizzata dalla proprietà per ripulire la credibilità del Freddy Fazbear’s Pizza distrutta da leggende popolari e vecchie storie di fantasmi.
Conclusione
Five Nights at Freddy’s: Help Wanted per quanto si sforzi rimane un gioco di nicchia. Non mi sento quindi di consigliarvelo se non siete fan della lore specifica o se non siete dei jumpscare addicted. Il grosso potenziale di questo gioco viene espresso, ad esempio, dagli streamer. È, infatti, la classica tipologia di gioco che possiamo vedere più come uno scherzo da fare ad un amico che non un’esperienza che vorremmo vivere in solitaria.
Quel che, però, vi invito a fare è documentarvi sulla grande storia che è stata costruita. E se poi vi ritenete dei cuor di leone…acquistate questo gioco e preparatevi ad urlare di paura.
Anche questa volta sono riuscito ad arrivare a fondo di questa recensione. Vorrei dilungarmi di più ma il cardiologo mi aspetta alle 14 per una visita urgente. Non tornerò presto comunque, devo fare un salto da intimissimi per comprare almeno 5 boxer nuovi.