Arrivato a Modena senza fanfare, un po’ schiacciato nello stand di Playagame dall’hype per la presenza di Asger Harding Granerud, autore di Flamme Rouge, Cryptid si è imposto nelle prove “su strada” diventando una delle scoperte di Play.
Si tratta di un gioco di pura deduzione dove vestirete i panni di un gruppo di cripto-zoologi alla ricerca di un cryptid, creatura leggendaria nascosta in un vasto territorio formato da montagna, palude, deserto, foresta e laghi.
La grossa difficoltà, però, è che ogni giocatore ha un solo indizio sulla localizzazione del mostro e solo incrociando le informazioni con gli altri ricercatori è possibile identificare con successo il suo nascondiglio. Ed è da questo semplice meccanismo che sboccia la bellezza di questo prodotto.
Come si gioca
Creata la mappa partendo da una delle 54 carte-scenario a disposizione, ogni giocatore riceve il suo indizio esclusivo che gli fornisce indicazioni sulla posizione della tana: se si trova su un particolare tipo di terreno o all’interno di un certo raggio da terreni, costruzioni (menhir e capanne abbandonate) o territori di animali.
Al vostro turno, avete a disposizione una tra le seguenti azioni:
- Interrogare: scegliete un esagono della mappa e chiedete a un altro giocatore se sulla base del suo indizio si tratti di una posizione plausibile per la tana. La risposta potrà essere positiva con il piazzamento di un disco o negativa con un cubetto.
- Esplorare: scegliete un esagono che per il vostro indizio potrebbe ospitare la tana e chiedete conferma a tutti gli altri giocatori. Nel caso nessuno smentisca l’ipotesi il gioco termina e avete vinto.
Impressioni
Riservato a coloro che amano i test di deduzione di livello complesso, per i più esigenti la modalità avanzata con indizi che escludono aree invece di circoscriverle porta la sfida a livelli esoterici, Cryptid li trasforma da solitario a gioco per più giocatori dove il depistaggio rappresenta il valore aggiunto della esperienza di gioco.
La chiave per la vittoria è la capacità di comprendere l’indizio dell’avversario rivelando il minimo possibile del proprio attraverso le informazioni, che devono SEMPRE essere fornite onestamente, condivise con gli altri giocatori (ogni qual volta una azione ha esito negativo dovete anche voi indicare un esagono dove il mostro non può essere presente).
I più esigenti in materia di ambientazione tematica potrebbero storcere la bocca per la assenza di riferimenti anche nei materiali da gioco dove menhir e case abbandonate sono decisamente stilizzati.
L’aspetto fortuna può avere un ruolo determinante ma molto dipende dall’atteggiamento dei giocatori al tavolo; Cryptid può trasformarsi in un trionfo del “lato B” se si abusa della azione Esplorare senza un filo logico ma con la giusta compagnia il rischio è decisamente sotto controllo. Un ottimo livello di rigiocabilità è garantito dal numero di scenari-mappa a disposizione, ai quali si aggiunge la possibilità di accedere al sito e generare mappe casuali.