Giorni fa vi ho raccontato del nuovo Kickstarter su Lorenzo il Magnifico Digital Edition, trovate l’articolo qui.
Oggi entro un po’ più nel dettaglio raccontandovi di quel che ho potuto provare grazie a una versione beta del gioco che Cranio mi ha gentilmente messo a disposizione.
Sia chiaro, si tratta di una versione di prova, con molti aspetti del gioco non accessibili e alcuni fisiologici errori di sistema, ma è bastata per farmi un’idea di quello che, con molta probabilità, sarà il gioco finale.
Sul gioco da tavolo di Flaminia Brasini, Virginio Giglio e Simone Luciani, non ci sono dubbi. Funziona ed è piacevole. Un buon gestionale, ottimamente ambientato, e con un livello di strategia niente affatto male.
Cosa dobbiamo aspettarci da questa Digital Edition?
Intanto i difetti che molti avevano riscontrato nel gioco – in particolare il numero fisso di carte dei quattro edifici che ne minava la longevità – saranno risolti con l’espansione: “La Congiura dei Pazzi” che offrirà maggiori alternative di gioco.
Un set di nuove carte andrà a sostituire o integrare i mazzi base del gioco, carte come la Spia che copia immediatamente l’effetto di un altro personaggio, la Residenza nobiliare che darà punti vittoria, o personaggi come il Lord, aumenteranno sicuramente la variabilità e la longevità del gioco.
Come si gioca?
Il gioco consiste nel far crescere la forza e il prestigio della propria famiglia nella Firenze della seconda metà del XVI secolo, stando attenti a non far arrabbiare la Chiesa che, come sappiamo, a quel tempo non era proprio il massimo della tolleranza.
Lo si fa servendosi di 4 pedine “familiari” che possono essere piazzate in diverse parti della plancia di gioco: un piano qualsiasi delle 4 torri principali, lo spazio per l’ordine di turno e tutti gli altri spazi azione del gioco.
Lo confesso, quando mi hanno detto che Cranio voleva fare la versione digitale di Lorenzo ero un po’ scettico. Mi domandavo in che modo avrebbero potuto mettere a scherno una così grande plancia di gioco, le rispettive plance i giocatori, e far sì che il tutto non fosse dannatamente complicato da gestire.
Ecco come:
Sul monitor, dopo aver scelto la modalità e il numero di giocatori, ci compare Piazza della Signoria e tutti i suoi più importanti edifici.
Sullo sfondo dello schermo vediamo la Cupola del Brunelleschi che ci ricorda le tremende scomuniche papali che non vedono l’ora di salirci sul groppone. Man mano che otteniamo punti fede, un indicatore ci dice se siamo abbastanza religiosi da salvarci dalla furia di Dio o se corriamo il rischio di essere scomunicati.
Sulla destra, sempre visibile, ci sono le quattro colonne con le 16 carte della prima era di gioco. All’inizio si fa fatica a riconoscerle, ma bastano un paio di partite per farci l’occhio, soprattutto se si è già provato il gioco da tavolo.
In basso a sinistra abbiamo i nostri 4 familiari con il rispettivo valore di dado e un’iconcina che ci ricorda quanti servitori abbiamo. Quando clicchiamo su uno spazio azione in cui vogliamo mettere un nostro familiare, compare a centro schermo il dettaglio dello spazio azione che vogliamo presidiare e dei familiari ancora disponibili.
Per la plancia giocatori abbiamo due versioni. In basso, da sinistra a destra, vediamo il riepilogo delle varie parti. Se ci clicchiamo sopra si apre una schermata di dettaglio molto ben organizzata che, da una parte, ci ricorda quante risorse abbiamo a disposizione, e dall’altra, a mo di diario, ci mostra le carte che possediamo.
Conclusioni
Come detto, ho provato una versione beta, senza features particolari, ad esempio la barca sull’Arno che trasporta le risorse a altre migliorie che verranno inserite nel gioco definitivo, ma anche in questa versione di prova posso dire che, così com’è, il gioco è essenziale, snello e consente di giocare una partita in scioltezza.
Penso che la versione finale non si discosterà molto da questa, almeno dal punto di vista tecnico, anzi lo spero, perché i giochi da tavolo in versione digitale, più dell’estetica devono pensare alla praticità e alla giocabilità.
Sulla grafica le immagini del Kickstarter lasciano ben sperare di avere, alla fine, un prodotto anche esteticamente attraente.
Staremo a vedere.