Se hai aperto questo articolo, hai pensato almeno una volta “sarebbe bello fare un videogioco!”.
Magari poi ti é passato, magari poi hai pensato che era troppo difficile, o che avresti dovuto lasciarlo fare ai professionisti.
Beh, hai ragione sul fatto che fare (buoni) videogiochi non sia semplice, ma non è decisamente la mostruositá che molti pensano. Ci vuole un po’ di talento, un po’ di pratica ed un po’ di studio.
Potresti essere portato per uno dei tre e non saperlo … finché non provi! Ecco 5 passi per iniziare la tua strada verso il mondo dello sviluppo e design dei videogiochi.
1) Capire il ruolo che vorresti ricoprire
Sembra banale, ma tante delle persone che hanno pensato il famigerato “voglio fare un videogioco!” non hanno pensato a che ruolo ricoprire.
Vuoi progettare le meccaniche di gioco? Allora vuoi essere un Gameplay Designer.
Livelli e mappe del gioco, vuoi progettarle? Allora vuoi essere un Level Designer.
Vuoi modellare i personaggi e le ambientazioni in 3D? Allora vuoi essere un 3D Artist.
Esistono tantissimi ruoli creativi in un’azienda di videogiochi, anche se sei uno sviluppatore solitario.
Puoi ovviamente ricoprire piú ruoli (Toby Fox, autore di Undertale, ne é stato Gameplay Designer, Gameplay Programmer, Narrative Designer e anche un po’ 2D Artist!), ma devi essere assolutamente conscio di quali ruoli esistono, e quali tu voglia ricoprire.
Eccone alcuni:
- Game Designer / Direttore Creativo / Autore: Tanti modi per dire “la persona che ha l’ultima parola in ambito creativo”
- Gameplay Designer: La persona che progetta le meccaniche di gioco e che decide quanto é pesante la spada di Dante, quanto é distruttiva l’ascia di Kratos, quanto in alto salta Mario.
- Gameplay Programmer: Questa persona segue le indicazioni del Game Designer, e programma le meccaniche.
Se il Gameplay Designer dice che Mario deve saltare 5 pixel, il Gameplay Programmer programma il personaggio di modo che Mario salti esattamente 5 pixel. - Level Designer/Programmer: Come sopra, ma non per le meccaniche, bensí per i livelli ed ambientazioni.
- Narrative Designer: Molto vicino all’autore, é colui che scrive la storia di un gioco. Se parliamo di giochi con storie diramate, é lui che decide dove si dirama la storia, e scrive tutte le possibili diramazioni.
- 3D / 2D Artist: Ammetto che questo non é il mio ambito, e “Artista” é un termine generico (ed esistono anche qui mille categorie: chi modella i personaggi, che fa le luci, chi fa i menu …), ma genericamente, l’artista é una persona che si occupa di disegnare o modellare.
E molti altri: musicisti, marketing, registi, esperti di esperienza utente … Ce ne é davvero per tutti!
2) Prova a fare qualcosa!
Se hai capito cosa vuoi fare esattamente, devi subito metterti a smanettare e provare qualcosa.
Se vuoi diventare un Gameplay Designer, devi iniziare a pensare ad un piccolo giochino e provare a scriverne le meccaniche in maniera piú specifica possibile.
Se vuoi essere un Gameplay Programmer, scarica un engine (come Unity, Game Maker, Unreal Engine o RPGMaker) e dai una delle due cose:
- Segui tutorial su Youtube e simili per imparare le basi. Questo é un processo decisamente valido, ma molto lento e richiede molta forza di volontá e costanza.
- Segui un corso “kickstart”, uno dei corsi per principianti per imparare le basi di un engine e del game design in generale. Io ne terró uno su Unity di tre ore Sabato 17 Novembre alle 15.00 sulla piattaforma Docety, mentre sulla stessa piattaforma puoi trovare corsi di Game Narrative e Modellazione 3D
Questo punto ha come scopo quello di capire se vuoi avventurarti per questa strada. Non sará facile, ma ogni piccolo progresso sará estremamente soddisfacente.
3) Buttati nella mischia!
Il prossimo passo é senza dubbio partecipare ad una o piú Game Jam: se non sai cosa sono, sono delle competizioni dove decine, centinaia o migliaia di persone si ritrovano per formare dei team sul momento e, seguendo un tema, sviluppare un gioco in pochissime ore (solitamente, 48). Nessuno si aspetta che tu sia John Carmack o Hideo Kojima: anche se non sei sicuro delle tue abilitá, partecipa a piú jam possibili! Il peggio che puó succedere é non produrre un gioco e conoscere persone nell’ambito.
Il meglio che puó succedere é Super Hot o Goat Simulator, entrambi giochi nati durante delle jam, e poi sviluppati ulteriormente e diventati best seller dell’industria.
La prossima jam in Italia é la Global Game Jam, é gratis e si terrá il 25 Gennaio a Bari, Cagliari, Cosenza, Empoli, Milano, Padova e Palermo.
4) Inizia un progetto personale, e fallisci in fretta.
Il tuo primo gioco non sará un successo. Ci sono fortunati casi dove il gioco di successo é il secondo o il terzo, qualche altro dove non arriva mai.
Alcuni vivono facendo tanti giochi mediocri, e qualcuno fa Minecraft e si sistema per la vita.
L’importante é imparare a fallire in fretta: prova a fare un gioco (anche in team!), cercare di capire se vale la pena durante lo sviluppo e non avere paura di “buttare tutto”.
Se, come me, ti piange il cuore a buttare qualcosa di bruttino: cerca di completarlo in fretta, e crea un portfolio con tutti i progetti persi.
Non ci giocherá nessuno, ma hai qualcosa da mostrare quando ti chiederanno “Ah, sei un game designer? Che giochi hai fatto?”
5) Leggi, documentati (= gioca), guarda, condividi
Non essere da solo in questa impresa. Leggi libri e blog sull’argomento, guarda video di game design su youtube (ce ne sono molti piú di quello che si pensa), gioca con occhio critico cercando di capire cosa ti piace o meno di un gioco e partecipa ai vari gruppi e reddit di Game Design.
La strada sará lunga e complessa, ma la parte piú difficile é iniziare col piede giusto!
Ringraziamo Simone Chelo per aver redatto questo articolo.