Sappiamo alcune cose su Dying Light 2, sappiamo del suo complesso sistema di giorno/notte intersecato col gameplay, sappiamo che avrà una trama di qualità, scritta da personaggi di rilievo come Chris Avellone o persone del team che ha lavorato a The Witcher 3.
Le ultime dichiarazioni di Techland sul titolo riguardano invece il fattore prettamente tecnico; non sterili paroloni su quali algoritmi sono stati preferiti in determinate occasioni o quale paradigma è stato seguito mentre si organizzava il game design.
Parliamo di sessanta frame e risoluzione 4K, due tra i parametri più importanti da valutare quando si tratta di videogiochi. Leggiamo cosa ha da dire Techland al riguardo.
Dying Light 2 scorrerà liscio come l’acqua.
Il primo Dying Light era un buon videogioco, un esempio funzionante di come un mondo open world infestato dagli zombie potesse essere reso divertente e avvicente. Dying Light 2 promette di far tutto quello che c’era nel primo capitolo della saga e di renderlo migliore; secondo quanto dichiarato durante la presentazione dell’E3 del titolo, quel secondo capitolo a base di zombie sarà ancor più divertente grazie anche a una maggiore capacità di movimento del proprio personaggio.
Dying Light 2, secondo i suoi sviluppatori, sarà incentrato sull’essere quanto più veloce e dinamico possibile; poiché la maggioranza del tempo che si spende nel titolo comprende azioni, salti, calci e pugni è importante che tutto sia quanto più fluido e divertente possibile.
In una recente intervista compiuta da WCCFtech, lo sviluppatore polacco ha parlato di cosa ha in mente dal punto di vista tecnico per il titolo.
Il lead designer Tymon Smektala ha dichiarato:
La cosa più importante per noi è la fluidità del movimento perché, Dying Light 2, prima di essere un gioco dove massacri gli zombie è un gioco di Parkour. Vogliamo immersione massima per i movimenti dei nostri personaggi, di conseguenza pensiamo che i sessanta frame al secondo siano molto più importanti della risoluzione 4k.
Questo non vuol dire che ignoreremo tale risoluzione; il nostro team è estremamente competente dal punto di vista dell’ottimizzazione e della realizzazione tecnica; non sono semplicemente certo che riusciremo in entrambe le cose anche se spero di si. “
La software house ha anche dichiarato di star lavorando sull’ottimizzare il titolo nel miglior modo possibile sulle console mid-gen di Microsoft e Sony, il tutto grazie anche all’utilizzo di un nuovo engine che è andato a sostituire il precedente Chrome usato per il primo capitolo della saga. Techland non si è sbilanciata nel fare dichiarazioni molto specifiche perché sono ancora nelle prime fasi di lavorazione di quelle specifiche versioni del titolo.
Il nuovo capitolo della saga di Dying Light è previsto per il 2019 e uscirà su PC, PS4 e Xbox One (con tanto di controparti potenziate). Preparate a sfrecciare tra stormi di infetti a gran velocità saltando su qualsiasi tipo di oggetto su schermo.