Recensione di Samuele Zaboi
L’universo di Dragon Ball è forse quello che ha subito i maggiori tie-in in ambito videoludico con risultati alternanti. L’inizio, atteso dai fan, ha riscosso successo per poi cadere in un costante declino, fino al quasi totale ripudio dai parte dei sostenitori più accaniti e puristi della serie ideata da Akira Toriyama.
Con il debutto di Xenoverse la saga videoludica ha subito una parziale rinascita al punto che è iniziato subito lo sviluppo del sequel, Dragon Ball Xenoverse 2 che ora è approdato anche su Nintendo Switch. Se di base la versione del gioco per la console Nintendo non differisce troppo da quanto già riscontrato dalle altre piattaforme, è vero che i possessori di Switch potranno avere contenuti esclusivi, soprattutto a livello di gameplay.
Siete pronti per un nuovo viaggio temporale?
Ci risiamo
Gli eventi di Dragon Ball Xenoverse sembravano aver spalancato le porte alla tanto ricercata pace ma la verità, come spesso accade, è che la realtà è più cruda e spietata di quanto si possa mai sperare e immaginare. In Xenoverse 2 infatti il nostro personaggio, che sarà ampiamente personalizzabile, si troverà ben presto coinvolto in una serie di missioni accanto alla Pattuglia del Tempo, per ripristinare ancora una volta la pace e l’ordine nell’universo.
Prima di tutto dovremo scegliere tra le cinque razze disponibili (terrestre, Saiyan, Majin, Namecciani o clan di Freezer) e successivamente creare ad hoc il nostro personaggio scegliendone anche la voce oltre alle fattezze fisiche. Naturalmente ogni classe sarà dotata di determinate specifiche che andranno a influenzare e modificare il gameplay e, di conseguenza, il vostro stile di gioco.
Passato questo primo scoglio potrà iniziare, dopo una serie di filmati introduttivi, l’avventura in Dragon Ball Xenoverse 2 ed è qui che subito si entrerà a contatto con pregi e difetti di questa versione del gioco. Nella versione Switch infatti saranno infatti due diverse tipologie di gameplay che andranno a modificare in maniera sostanziale l’approccio al titolo sviluppato da Dimps. Come accade spesso in questi casi, non ci soffermeremo troppo sulla storia (QUI potete trovare la nostra recensione di Dragon Ball Xenoverse 2 per PS4, Xbox One e PC) che potrebbe essere già nota ai più, dal momento che il gioco è già approdato su altre piattaforme. Occorre sottolineare però che percorrendo la storia di Dragon Ball Xenoverse 2 su Switch sarà possibile sbloccare e rivivere alcuni episodi del primo capitolo, un’aggiunta sicuramente gradita che va a sommarsi agli eventi più iconici della serie che i fan hanno già ammirato sul piccolo schermo.
Cuore pulsante del titolo, sempre contrassegnato da una forte componente picchiaduro, è naturalmente il gameplay ed è finalmente giunto il momento di vedere cosa è stato pensato e riservato per i possessori di Switch.
Kamehameha
I giocatori potranno scegliere tra due diversi stili di combattimento. Il primo è quello che può essere definito “classico”, con i tipici comandi sui pulsanti mentre il secondo si avvale dei sensori di movimento di cui sono dotati i due Joy-Con della console. Qui risiede la grande novità di Dragon Ball Xenoverse 2 ed è una novità che sicuramente non può che far contenuti tutti i fan. Basti pensare infatti che per eseguire la famigerata “Onda Energetica” sarà necessario muovere le mani e le braccia proprio come Goku, come se fosse davvero all’interno del gioco. Questa feature si estende anche agli altri colpi e riduce un po’ la frustrazione di dover imparare perfettamente determinati comandi per effettuare questi attacchi speciali.
Nel complesso però il sistema di combattimento, a fronte di un feeling immediato e nel complesso semplice (non mancano le insidie per attacchi, parate e le giuste combinazioni di tasti nei momenti corretti, ndr) presenta le stesse incertezze riscontrate nelle altre versioni di Dragon Ball Xenoverse 2, con una telecamera un po’ ballerina che rende difficile seguire perfettamente l’andamento della battaglia e rendendo più complesso il direzionare in maniera efficace i propri colpi. Allo stesso modo anche le ambientazioni di gioco, per quanto ritraggano i diversi mondi dell’universo di Dragon Ball, risultano alla fine un mero contorno più che un elemento veramente integrante del gameplay come forse ci si aspetterebbe da un titolo di questo tenore.
Tornando ai contenuti, i possessori di Switch potranno impegnare moltissime ore per completare tutte le queste e sviscerare a fondo Xenoverse 2 anche se la storia, specialmente per i più puristi, potrà far storcere il naso. L’arrivo improvviso di questo nuovo personaggio sembra essere la normalità senza suscitare troppi sconvolgimenti nel filo cronologico e storico dell’universo di Dragon Ball. È pur vero però che una forzatura andava effettuava, volente o nolente, per giustificare la presenza del nostro nuovo personaggio.
Commenti finali
Nel complesso Dragon Ball Xenoverse 2 conferma quanto di buono visto sulle altre piattaforme con gradevoli aggiunte, anche in termini di gameplay, che andranno a giustificare l’acquisto del gioco in questa versione per Switch, soprattutto nel caso non abbiate mai avuto l’opportunità di metterci mano.
La possibilità di incontrare tutti i personaggi di Dragon Ball e immergersi totalmente nell’universo della serie completano un prodotto discreto che sicuramente saprà soddisfare, anche se forse non completamente, i fan di Goku & Co.