#18 – Benvenuti ad Hiroas – Parte III
Le mie Ragguardevoli Sessioni è una rubrica a cura di Admin T, fondatore della nota pagina Sesso Droga e D&D , ospiteremo un loro articolo ogni mercoledì.
L’indice delle puntate precedenti è in fondo all’articolo!
Pine-ruolo*, anno Domini 2014.
Avevamo concluso la scorsa sessione in medias res, col mio PG che si apprestava a sfidare un capo-tribù Gnoll per soddisfare la voglia di duello dello stesso, in cambio di un pernottamento sicuro sull’isola abitata da questi simpatiche iene antropomorfe. Per scoprire la storia dell’arcipelago di Hyroas e del perché ogni isola è popolata da una razza “malvagia” diversa, leggete le scorse puntate (puntate 14, 15, 16, 17). Questa è senz’altro la più grande campagna che abbia mai giocato insieme al mio party storico e vale la pena conoscere ogni dettaglio. Elemento fondante della storia: il tavolo imbandito di schifezze, tanto che lamentavamo malori e problemi ogni giorno successivo la sessione, ma non accennavamo a smettere di portare cose improbabili da assaggiare. “Ho trovato le patatine al gusto panettone! Si accompagnano benissimo alla tua bevanda di pomodori verdi!” e così via…
La nuova moda del momento, almeno per noi dinosauri del GDR cartaceo, erano gli “Idle Games” per smartphone: comodissimi per giocarci anche durante la sessione e non concentrarsi per bene su nessuna delle due attività. In questi giochi non è richiesto nessuno sforzo concettuale, se non quello di cliccare in continuazione lo schermo e mandare in automatico alcuni processi, sempre con un semplice click. Il problema è che creano una grossa dipendenza e difficilmente si riesce a smettere, tanto che abbiamo dovuto istituire delle sanzioni “in game” per limitarne l’uso durante le sessioni. Ad esempio, chi veniva pescato a cliccare in maniera ossessiva sul cellulare durante un combattimento perdeva l’iniziativa, mentre non aveva voce in capitolo in una scena di interazione sociale etc… Per fortuna questa moda è durata poco all’interno del nostro gruppo.
Iniziamo la sessione.
Halvan Malakon, il mio ladro/guerriero Neutrale Malvagio (ricordo ai lettori che si tratta di una campagna malvagia), si appresta ad affrontare lo Gnoll. Si tira iniziativa e… comincio a prendermi un sacco di botte! Non solo sto affrontando il nemico in un corpo a corpo con un PG buildato per il combattimento a distanza, ma comincio anche a fare una serie di tiri sfortunati coi dadi. Risultato: nel giro di pochi round mi ritrovo a terra implorando pietà, con i punti ferita che si avvicinano pericolosamente alla morte e lo Gnoll che, da buona iena ridens, ride a crepapelle e continua a sfondarmi di mazzate. Per fortuna sono intervenuti i miei compagni a dividerci e a ricordare al nostro ospite che la promessa di una capanna per la notte valeva anche in caso di sconfitta.
In qualche modo mi trascinano in uno degli accampamenti dell’isola, dove ci riprendiamo dagli ultimi avvenimenti. Infatti eravamo talmente gasati all’idea di prenderci una vacanza tra le isole, scoprendo le usanze locali di tutte queste creature diverse, che ci eravamo dimenticati di riposare dopo i combattimenti nei tre templi (scorsa puntata). La mattina successiva, col mio PG ancora convalescente, partiamo alla volta della prossima tappa: l’isola degli Ogre*.
Abbiamo la mezza idea di fare toccata e fuga in quest’isola, per evitare incidenti spiacevoli come con gli Gnoll, ma non riusciamo a frenare la nostra curiosità e, per fortuna, questa volta veniamo ricompensati per la nostra sete di conoscenza. Scopriamo infatti che gli Ogre non hanno nessuna intenzione di battersi con noi, perché si stanno preparando per la Notte di Kronos! Cerchiamo inutilmente di attaccar bottone con qualche bestione per strada, per scoprire di cosa si tratti, ma sono tutti troppo indaffarati ad ostentare ignoranza e muscoli e nessuno ci risponde… al che mettiamo in atto un piano truffaldino! Ci facciamo passare per emissari dell’isola degli Umani, dal momento che abbiamo già ottenuto una certa posizione nella società dei nostri compaesani, e chiediamo udienza a chi esercita il comando.
Non so assolutamente come, probabilmente a causa della poca intelligenza della fauna locale, ma il nostro piano ha successo! Riusciamo ad avere udienza con la massima autorità: l’Arconte Ogre, che ci racconta la storia della Notte di Kronos. Una volta ogni tre anni, su tutte le isole di Hyroas, si festeggia la Notte di Kronos, durante la quale chiunque può provare ad assassinare qualcuno di rango superiore e prenderne così legalmente il posto. In alcune isole, abitate da creature più raffinate e dedite agli intrighi, questa notte è motivo di trame sottili ordite con largo anticipo e complotti fondati su denaro, promesse e corruzione. In altri posti, come quello in cui ci troviamo, semplicemente ci si ubriaca il più possibile e, scoccata l’ora, inizia una rissa pantagruelica in cui la spunta il più forte. Coloro che sono maggiormente bersaglio di complotti o mazzate, sono sicuramente gli Arconti, ovvero i regnanti delle varie isole.
Il nostro ospite ci caccia presto per via degli impegni imminenti: deve bere quanta più birra possibile e prepararsi alla lotta. Abbiamo provato a spiegargli che, molto probabilmente, era proprio l’Ogre meno ubriaco a spuntarla in una situazione simile, per ricambiare l’ospitalità con un consiglio utile, ma non siamo stati minimamente ascoltati. Partiamo quindi alla volta della nostra meta: l’isola dei Drow! Decidiamo di viaggiare di notte per mare, proprio per evitare la temibile Notte di Kronos… non siamo di rango elevato, ma comunque ci fregiamo del titolo di uomini liberi. In una società dove la stragrande maggioranza della popolazione è costituita da schiavi, la nostra posizione è sicuramente molto ambita.
Remiamo nottetempo e la mattina siamo in vista dell’isola dei Drow, un enorme vulcano spento in mezzo al mare, sui fianchi del quale è quasi impossibile individuare gli accessi al regno degli Elfi Oscuri. La pietra lavica è troppo nera e sembra rigettare anche la luce del Sole. Per fortuna c’è collaborazione tra le isole di Hyroas e veniamo accolti da alcuni guardiani che ci mostrano l’ingresso: quasi sulla cima del vulcano si aprono dei tunnel che portano sopra l’immensa città dei Drow, completamente scavata nelle profondità della terra ed immersa nella quasi totale oscurità. Si tratta di uno spettacolo senza precedenti e le sorprese non finiscono qua. Per scendere in città bisogna servirsi di alcune viverne ammaestrate, grazie alle quali l’ingresso in questo reame nascosto diventa ancora più teatrale e solenne.
Atterriamo in uno spiazzo tra alcuni palazzi ed una taverna, dove vengono accolti inizialmente i visitatori, e ci troviamo davanti ad una scena inaspettata: un enorme Gigante delle Tempeste siede con la schiena appoggiata all’intero lato dell’edificio, mentre tracanna birra da un barile.
TO BE CONTINUED…
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*Pine-ruolo: ovvero Pinerolo… ormai dovreste aver capito di cosa si parla!
*Ogre: una razza abbastanza “sfigata” di giganti, rispetto ai loro cugini ben più temibili, ma comunque bestioni da non sottovalutare.
Un articolo a cura di Admin T per – Sesso Droga e D&D
Indice
#1 – Botte Eretiche e Fagioli Spaziali
#2 – Come tutto ebbe inizio
#3 – Battute squallide sugli elfi
#4 – La Verga Ingestibile
#5 – Barbari e Guardie Nere
#6 – Full Immersion Nerd
#7 – Natale nell’Imperium – pt 1
#8 – Natale nell’Imperium – pt 2
#9 – Natale nell’Imperium – pt 3
#10 – 7th Sea, I Terrori del Settimo Mare – Parte 1
#11 – 7th Sea – I Terrori del Settimo Mare – Parte 2
#12 – Gli orrori della sessione del master
#13 – Gli anni più difficili
#14 – Verso la più grande avventura
#15 – Verso la più grande avventura – parte 2
#16 – Benvenuti ad Hiroas – parte 1
#17 – Benvenuti ad Hiroas – parte 2