2Dark – Recensione

Articolo a cura di Pietro Gualano 

Sono passati ben 25 anni dall’arrivo sul mercato di Alone in The Dark, un piccolo capolavoro realizzato da Frédérick Raynal in grado di anticipare i tempi proponendo meccaniche e situazioni veramente intriganti. Oggi siamo qui per parlare di un progetto completamente nuovo di  Raynal, un titolo chiamato 2Dark realizzato da Gloomywood e prodotto da Bigben Interactive: avviando il gioco si comincia un viaggio carico d’angoscia, ansia e situazioni non particolarmente piacevoli. Questa volta gli sviluppatori hanno deciso di toccare tematiche piuttosto pesanti che non si vedono spesso nel mondo dei videogiochi, agendo in modo coraggioso e proponendo un titolo maturo praticamente sotto ogni aspetto. Senza ulteriori indugi, quindi, vi invitiamo a prendere la vostra torcia e ad avventurarvi con noi alla scoperta di 2Dark.


 

Nessuno pensa ai bambini?

 

La storia di 2Dark è tanto semplice quanto affascinante. Il gioco è ambientato in una città nota come Gloomywood, un luogo abbastanza orribile in cui serial killer e rapitori di bambini fanno il bello e il cattivo tempo. Noi vestiamo i panni dell’agente Smith, un uomo tormentato e distrutto a cui hanno ucciso la moglie e rapito i figli: il nostro compito non è lanciarci in un’improbabile vendetta in stile Rambo, ma fare semplicemente il nostro lavoro e smascherare rapitori e assassini sperando, un giorno, di ritrovare anche i nostri bambini. 

Le tematiche, come abbiamo detto a inizio recensione, sono molto pesanti e l’atmosfera generale è inquietante ma coinvolgente al tempo stesso. Il giocatore si trova a vagare in livelli complessi e ricchi di misteri e la sensazione è che la morte sia perennemente dietro l’angolo.

Narrativamente parlando 2Dark non è un capolavoro, questo è vero, ma si difende più che degnamente e dietro a un’apparente semplicità si nasconde una storia ricca di marcio e corruzione. L’utente è naturalmente stimolato a proseguire nelle sue indagini per scoprire nuovi dettagli, nuovi indizi e per dare pace al detective Smith.

2dark recensione

Vecchia scuola

 

2Dark è essenzialmente un survival horror 2D con visuale dall’alto, il gioco ha anche meccaniche stealth ed è sicuramente piuttosto complesso. Il nostro detective nel corso dei propri viaggi non deve solo individuare i criminali, ma ha anche l’ingrato compito di trovare e salvare i bambini rapiti sparsi per la mappa: questi, naturalmente, non se ne staranno buoni e bravi mentre li portiamo al sicuro e dovranno essere gestiti per evitare che rovinino l’intera partita. Coordinare i propri movimenti con quelli dei bambini, tenerli sempre buoni e impartire comandi non è per niente semplice e le meccaniche proposte nel gioco sono piuttosto originali. 

In 2Dark la componente survival horror è sempre presente: l’utente ha risorse limitate ed è costretto a procurarsi in qualsiasi modo gli strumenti necessari per proseguire la partita. Esaurire le batterie della vostra torcia, per esempio, vi darebbe enormi problemi quindi dovete agire di conseguenza. I bersagli ostili (guardie e criminali vari) possono essere gestiti in più modi ma generalmente l’approccio che paga di più è quello stealth: è veramente una soddisfazione completare una sequenza in modo pulito, senza contare che in questo modo la carenza di proiettili si farà sentire di meno.

2D che passione

 

2Dark è un titolo artisticamente degno di nota. L’atmosfera che gli sviluppatori sono riusciti a ricreare nelle mappe è inquietante al punto giusto e la sensazione costante di ansia e oppressione riesce a regalare al gioco quel qualcosa in più. Dal punto di vista tecnico il gioco è sufficiente ma non manca qualche imperfezione e nel corso della nostra prova (su PS4) ci siamo imbattuti in qualche bug minore (stiamo parlando di cose relativamente piccole). L’aspetto che tecnicamente ci ha convinti meno probabilmente è l’IA dei nemici che in certi momenti ci ha veramente sorpresi in negativo, mentre abbiamo apprezzato molto il modo in cui gli sviluppatori hanno utilizzato luci e suoni. Il pianto di un bambino, per esempio, attirerà l’attenzione, così come un colpo di tosse dopo essersi accesi una sigaretta. Convincente anche il livello di difficoltà proposto: 2Dark è un gioco impegnativo ma mai ingiusto, la risoluzione degli enigmi e l’approccio migliore sono lasciati all’astuzia del giocatore e di conseguenza il titolo può regalare grandi soddisfazioni. In conclusione possiamo promuovere senza particolari riserve il sonoro, perfetto per realizzare un’atmosfera opprimente.

Conclusione

 

2Dark è sicuramente un gioco degno d’attenzione, un prodotto in grado di coinvolgere e catturare grazie a una trama ben strutturata e a un gameplay impegnativo. Non tutti lo apprezzeranno e la veste grafica potrebbe non piacere a molti, ne siamo consapevoli, ma stiamo parlando di un gioco maturo che tratta tematiche interessanti e che, probabilmente, meriterebbe un posto nella vostra libreria digitale. L’acquisto è sicuramente consigliato agli amanti dei survival horror alla ricerca di qualcosa di nuovo, vi garantiamo che non ve ne pentirete…