La chiusura di Lionhead Studios è una ferita ancora aperta nel cuore di molti, moltissimi gamer. La chiusura di uno degli studi di sviluppo più amati ed apprezzati nel panorama videoludico mondiale ha significato non solo la perdita di una fucina creativa di immensa qualità, ma anche la cancellazione di Fable Legends, un progetto MMORPG che avrebbe tentato di rilanciare la serie creata dal genio di Peter Molyneux. Il franchise, fortunatamente non può considerarsi del tutto morto. Di recente è stato infatti rilasciato Fable Fortune, un videogioco di carte collezionabili ispirato alla saga, sviluppato da uno studio esterno con il supporto di Microsoft, che detiene i diritti sulla serie. Vi alleghiamo la nostra recensione.
Tuttavia, nonostante questa release, la domanda che affolla le menti di tanti giocatori è solo una: qual è il destino di Fable? Shannon Loftis, uno dei dirigenti Microsoft più in vista, pur senza sbilanciarsi, ha provato a dare un risposta.
Quale destino per Fable?
Ogni gamer che si rispetti non può non nutrire rispetto per Lionhead Studios e per Peter Molyneux. Lo studio di sviluppo inglese, nel corso dei suoi 20 anni di onorata carriera, ha sfornato titoli di livello assoluto e di grande originalità. Il titolo con cui il developer debuttò sul mercato fu Black & White, che si rivelò un successo sia di pubblico che di critica, riportando in auge il genere dei god game. Subito dopo, lo studio di Molyneux si dedicò allo sviluppo di un gioco in esclusiva per Microsoft, un RPG di nome Fable.
Nonostante la prima Xbox non avesse avuto sin da subito enormi riscontri di pubblico, il gioco di ruolo creato da Lionhead Studios riuscì nel non facile compito di attirare l’attenzione del pubblico sulla prima console Microsoft. A seguito di problemi finanziari causati dai flop di vendite di Black & White 2 e The Movies, la grande M decise di acquisire lo studio, facendolo diventare, di fatto, un first-party. Furono in molti a preoccuparsi per la fuoriuscita di Peter Molyneux da Lionhead, avvenuta nel Marzo del 2012, che faceva temere per il peggio. La chiusura dello studio ha di fatto spento le speranze di moltissimi di veder tornare Fable ai suoi fasti.
Ma c’è ancora qualche speranza? Shannon Loftis, pur senza dare una risposta precisa, non ha chiuso del tutto la porta all’eventualità di vedere un nuovo capitolo della serie. Intervistata da Gamespot in occasione del PAX Aus, Loftis ha dichiarato che Microsoft ama senza mezzi termini questo franchise. La dirigente dell’azienda di Redmond ha inoltre dichiarato che la ragione per cui si trasferì, anni fa, in Inghilterra fu proprio per assistere più da vicino al lavoro di Lionhead Studios su Fable II.
Shannon Loftis: ho un rapporto speciale con Fable
Ecco le dichiarazioni rilasciate da Loftis a Gamespot.
“Fable occupa un posto speciale nel mio cuore. Attualmente, una delle principali ragioni per cui mi trasferii in Inghilterra fu per lavorare insieme al team di sviluppo di Fable II. Il gioco di carte Fable Fortune, come sicuramente saprete, è stato rilasciato. Amiamo questa IP. Al momento non posso dirvi se realizzeremo un nuovo capitolo della serie o no, ma se mai avessi la possibilità di tornare ad Albion…”
Il ruolo di Loftis come GM di Xbox Publishing per i giochi first-party la rende una figura chiave nel riportare in vita il franchise Fable. Tuttavia, ancora non sappiamo se ci sono stati degli accordi all’interno di Microsoft per realizzare tutto questo. Shanno Loftis, sempre nel corso della sua intervista, ha rivelato che il suo team gestisce dai 350 ai 400 giochi ogni anno. Dato il nome e la fama raggiunti da Fable come franchise, ci sarebbe da sorprendersi se il suo ritorno non avvenisse. Ma, per ora, sembra che Microsoft abbia assunto un approccio simile a quello di EA per Mass Effect, concedendo un po’ di tempo alla sua saga, per poi farlo tornare sul mercato al momento giusto.
Nonostante le grandi ambizioni nutrite da Microsoft per Fable Legends, non è dato sapere se l’MMORPG che, secondo i piani della grande M, avrebbe dovuto intrattenere i giocatori per almeno 10 anni, sarà mai pubblicato.
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