Articolo a cura di Pietro Gualano
I giochi di carte online sono ormai una solida realtà nel panorama videoludico, un genere in espansione alla ricerca costante di nuove idee e prodotti originali. Contrastare lo strapotere dei colossi che sono riusciti in questi anni a fare breccia nei cuori dei giocatori è un’impresa estremamente difficile, ma da un gioco legato al franchise The Elder Scrolls è lecito aspettarsi grandi cose e, di conseguenza, le aspettative per The Elder Scrolls: Legends non sono basse. In questi giorni abbiamo avuto la possibilità di mettere le mani su una versione preliminare del titolo e possiamo darvi le nostre prime impressioni, non dimenticate che lo sviluppo del gioco è ancora in corso e che, di conseguenza, alcune cose potrebbero cambiare nei prossimi mesi.
Un gioco realmente nuovo?
Come anticipato da Bethesda in alcune recenti conferenze The Elder Scrolls: Legends offre una storia divisa in atti e capitoli ed è proprio da qui che partiamo: i primi scontri in questa modalità non sono altro che un ottimo tutorial indispensabile per capire al volo le meccaniche principali, il team di sviluppo ha lavorato bene sotto questo aspetto inserendo spiegazioni chiare, puntuali e precise. La trama non è particolarmente avvincente, questo è vero, e la storia si riduce presto a un avanzare di capitolo in capitolo alla ricerca di nuove ricompense e avversari sempre più competitivi. Vincendo partite, infatti, il nostro alter ego può salire di livello e potenziare liberamente una carta in suo possesso: in alcuni casi il potenziamento è automatico, mentre in altri viene data all’utente la possibilità di scegliere tra più alternative. Dopo ogni scontro, inoltre, si ottengono carte più o meno utili da inserire nel mazzo: un’ottima base di partenza prima di cominciare ad accumulare gold per le varie bustine.
Un’altra modalità che permette all’utente di spezzare la monotonia delle classiche partite singole o multi è l’arena ma in questo caso, sfortunatamente, gli elementi originali sono veramente pochi: l’arena di The Elder Scrolls: Legends ricorda veramente moltissimo l’arena presente in altri giochi appartenenti allo stesso genere e anche in questo caso dobbiamo scegliere una classe, lanciarci in un draft tra 30 carte e, infine, scontrarci con più avversari con un numero molto limitato di sconfitte a nostra disposizione. La formula funziona, è inutile negarlo, ma ci aspettavamo qualche novità realmente interessante e la sensazione di già visto è veramente, veramente forte. Naturalmente giocando e vincendo in arena si guadagnano alcune ricompense molto interessanti come buste o carte.
Classi, attributi e costruzione del mazzo
I mazzi di The Elder Scrolls: Legends ruotano attorno ad alcuni attributi di base: forza, agilità, intelligenza, resistenza e volontà. Nel momento in cui costruite un deck dovete scegliere per forza due degli attributi appena citati e questa decisione avrà un impatto estremamente significativo sul vostro stile di gioco. Le carte forza, per esempio, sono pensate per prevaricare l’avversario in modo violento e senza attendere troppo, mentre quelle agilità sono più adatte a uno stile di gioco un po’ più orientato all’aggiramento.
La scelta degli attributi determina anche la vostra classe (agilità e forza daranno un arciere per esempio) e vi permette di provare più strategie al fine di individuare la migliore per ogni situazione.
Abbiamo apprezzato molto il sistema basato sugli attributi proposto in The Elder Scrolls: Legends, il meccanismo è piuttosto intuitivo e le combinazioni possibili sono varie e interessanti. Siamo certi che i giocatori sperimenteranno molto, individuando rapidamente le scelte migliori e proponendo vari modelli.
Passiamo ora alla costruzione del mazzo: anche in questo caso la sensazione di “già visto” è veramente forte ma non manca qualche elemento innovativo. Il più rilevante? Il mazzo può contenere fino a 70 carte. Avete capito bene, il limite non è a 30 e nemmeno a 50 e questo, ovviamente, influisce moltissimo su combinazioni, meccaniche e gameplay. Gestire un mazzo da più di 50 carte è comunque difficile, ricordare ciò che è già uscito diventa veramente complicato e spesso capita di trovarsi in mano solo un pezzo di una determinata combo. Al momento è impossibile dire quale tendenza si affermerà, scopriremo tutto quando il gioco arriverà nella sua versione definitiva.
Per quanto riguarda l’interfaccia di creazione è chiara e intuitiva, possiamo rinominare i vari mazzi a nostro piacere ed è anche presente un sistema di incantamento/disincantamento per completare la nostra collezione.
Sul campo
Passando al gameplay vero e proprio l’elemento più interessante introdotto da The Elder Scrolls: Legends è sicuramente la divisione del tavolo da gioco. Fin da subito vi troverete a dover gestire un campo di battaglia diviso in due: i servitori sul lato destro possono attaccare o essere attaccati solo da servitori sul lato destro, per esempio. Questo discorso non vale per gli effetti segnati sulla carta: potete tranquillamente piazzare una creatura a sinistra e attivare l’effetto nei confronti di un nemico a destra.
Un’altra novità che abbiamo apprezzato è l’introduzione delle rune: ogni volta che perdete cinque punti vita una delle rune in vostro possesso si spezza e voi pescate una carta (in certi casi attivabile immediatamente): questa meccanica costringe a dosare bene i propri attacchi per evitare spiacevoli sorprese e aggiunge un po’ più di strategia alle vostre partite.
Per quanto riguarda gli altri elementi che caratterizzano il gameplay siamo abbastanza sul classico: anche in questo caso è necessario gestire bene la curva di mana, i servitori hanno punti attacco e difesa, sono presenti carte con determinate abilità speciali o effetti attivabili dopo l’evocazione e così via. Gli elementi realmente originali proposti dal gameplay di The Elder Scrolls: Legends, quindi, non sono molti ma i pochi presenti sono molto rilevanti e tendono a rendere il gioco meritevole di attenzione e unico sotto diversi aspetti.
Conclusione
The Elder Scrolls: Legends è un buon titolo, un’alternativa valida a prodotti già presenti sul mercato. Le basi per fare bene ci sono tutte, ma avremmo gradito qualche elemento originale in più: un maggiore coraggio da parte del team di sviluppo non avrebbe fatto male. Al momento è impossibile dire se il gioco riuscirà ad affermarsi, ma siamo certi che molti utenti (fan del mondo di The Elder Scrolls e non) rimarranno colpiti dall’immediatezza, dalla semplicità e dall’efficacia di questo gioco.