Articolo a cura di Samuele Zaboi
C’è sempre stata, soprattutto durante gli ultimi anni, e continuerà a esserci in futuro, una sottile linea di confine tra il mondo videoludico e quello cinematografico e la miglior incarnazione di questi prodotti, per certi versi ibridi, sono i lavori firmati David Cage e Quantic Dream. Se Heavy Rain ha riscosso molti riscontri positivi presso la critica, Beyond: Due Anime ha raccolto invece pareri contrastanti presso il pubblico, con sopravvalutazioni e sottovalutazioni. Dopo due anni dalla sua pubblicazione su PlayStation 3, il gioco ha fatto il suo debutto anche su PlayStation 4. Ecco come è andata.
Ancora insieme, due anni dopo
Come spesso accade in questi casi, l’edizione remastered effettuata per la console di nuova generazione non apporta l’arrivo di nuovi contenuti, eccezion fatta per il DLC Esperimenti Avanzati, già esistente nella versione PlayStation 3, ma si limita, per così dire, a migliorare il prodotto dal punto di vista tecnico. Beyond: Due Anime, dal punto di vista contenutistico, resta il medesimo prodotto visto un paio di anni fa, con un’ottima interpretazione di Ellen Page e Wilem Defoe, rispettivamente nei panni Jodie Holmes e Nathan Dawkins. Allo stesso modo, per gli utenti che non hanno potuto provare e sperimentare la versione per PlayStation 3, sarà possibile rivivere le stesse emozioni e sensazioni e porsi le medesime domande e dilemmi già affrontati in passato. Il lavoro di Cage resta un prodotto atipico, forse oggi meno di quanto non lo fosse nel 2013, in grado di ritagliarsi da solo una speciale categoria fatta e ritagliata su misura: i giochi di Quantic Dream possono piacere o non piacere, come qualsiasi altro titolo videoludico, ma non vi è dubbio che siano in grado di fornire esperienze originali e uniche.
In Beyond: Due Anime la figura dell’entità Aiden, punto nevralgico dell’intera vicenda e che vive connessa a Jodie sin dalla nascita, sarà nuovamente protagonista con un epilogo che ha fatto discutere e che lo farà anche in questo caso, su PlayStation 4. Dopo questa (doverosa) promessa, ora è possibile focalizzarci sui miglioramenti apportanti in questa edizione.
Prima il dopo o dopo il prima?
La più grande e sostanziale novità di Beyond: Due Anime è visibile nell’illuminazione, ora più gradevole e in grado di coinvolgere maggiormente. Da notare inoltre la realizzazione delle manifestazioni dell’entità Aiden, le cui particelle e illuminazioni sono state riviste e migliorate, dando una fluidità insperata su PlayStation 3, nonostante la console Sony all’epoca fosse al massimo del suo potenziale.
Resta un peccato invece la mancata e profonda applicazione del touchpad del controller DualShock 4, che sarebbe stato interessante utilizzare, per esempio, durante i momenti con Aiden. Quantic Dream ha deciso inoltre di introdurre nel gioco una delle maggiori richieste dei fan: in Beyond: Due Anime per PlayStation 4 sarà infatti possibile vivere, e giocare, le vicende di Jodie in ordine cronologico, osservando la piccola bambina crescere e maturare, fare esperienza e sviluppare il proprio rapporto con Aiden fino alla discussa conclusione. Resta pur vero che il titolo è stato studiato per essere affrontato viaggiando attraverso diversi flashback, in grado di far sobbalzare avanti e indietro in quindici anni di vita. Non mancheranno inoltre dei brevi recap al termine di ogni capitolo che permetteranno agli utenti di fare il punto delle situazione esaminando le scelte effettuate e le decisioni prese. Resta da segnalare infine il raggiungimento dei 1080p e dei 30 frame per secondo, stabili praticamente in ogni frangente di gioco (raramente è stato avvertito qualche calo). Non c’è dubbio che il prodotto offerto per PlayStaiton 4 sia di ottima fattura, soprattutto dal punto di vista tecnico, ma non mancano i dubbi e le incertezze, dal punto di vista narrativo, che si sono già riscontrate su PlayStation 3.
Commenti finali
Beyond: Due Anime è un buon prodotto, utile per chi non ha avuto modo di giocare in passato con il titolo realizzato da David Cage. Il prezzo accessibile ne favorisce l’acquisto anche se gli utenti che hanno già sperimento il lavoro di Quantic Dream su PlayStation 3 difficilmente affronteranno questa spesa, forse non giustificata solo dal fatto di poter rivivere le vicende di Jodie in ordine cronologico.