Electronic Arts e DICE hanno svelato di recente nuove informazioni per Mirror’s Edge Catalyst, il nuovo capitolo della serie in arrivo per PC, PlayStation 4 e Xbox One.
Faith nacque praticamente nel cuore della resistenza: i genitori Martin ed Erika Connors erano nemici giurati degli abusi societari del governo democratico. Erano entrambi esponenti del movimento in rapida crescita per i diritti civili che propugnava il miglioramento delle condizioni di lavoro e chiedeva leggi che proibissero esplicitamente commistioni tra affari e politica. Il loro movimento non aveva alcun nome e la loro guida era ufficiosa, ma la loro posizione pacifista riscosse tantissime adesioni tra la popolazione sempre più oppressa e, anche se ci fu chi suggeriva misure punitive contro la grande industria, i genitori di Faith rimasero fermamente contrari. Le proteste pacifiche e la disobbedienza civile erano la strada da seguire per arrivare a un trionfo non effimero, sostenevano, e la gente li ascoltava.
La resa dei conti arrivò in una serena giornata di novembre, quando quasi un milione di cittadini di Glass, la terza città più grande della Cascadia, si radunarono per quella che sarebbe diventata la più imponente protesta pacifica mai avvenuta. La polizia aveva gravemente sottostimato l’affluenza e fu rafforzata con energia dalla KrugerSec, la più grande azienda per la sicurezza privata. Nessuno sa chi accese la miccia, ma la giornata vide una conflagrazione di sommosse estese. Migliaia rimasero feriti e centinaia uccisi, tra cui i genitori di Faith. Faith riuscì a malapena a fuggire salvata da Noah, un amico dei genitori. Diventò per lei una figura paterna facendola crescere sui vertiginosi tetti della città e ispirandola, pur non avendone intenzione, a diventare una Runner. Si è impegnato a tenerla fuori dal conflitto tra il movimento di resistenza Novembre Nero e il Conglomerato, e Faith ha sottoscritto la posizione neutrale di Noah.
Benché profondamente segnata dal proprio passato e dall’omicidio che commise quello stesso giorno, Faith è diventata infine una ragazza sicura di sé e perfino impudente. Amante del brivido, corre più per divertimento che per denaro. Ha poca considerazione della gente sotto di lei: li considera degli sciocchi disposti a lasciarsi abbindolare e incapaci di apprezzare la vera libertà, e disprezza coloro per cui corre ancor di più. La vita sui tetti l’ha resa una neo-nomade e non sa che farsene dei beni materiali. Tiene solo a coloro che le sono più vicini: Noah e la piccola congrega dei Runner, alcuni dei quali potrebbero essere rivali, ma tutti comunque parte della sua famiglia allargata. I ricordi dei suoi veri genitori e di Caitlyn, la sua sorella minore, sono perlopiù vaghi e associati a un dolore che preferisce allontanare. Nel profondo è tuttavia consapevole che il suo attuale stile di vita non può durare e che un giorno sarà obbligata a schierarsi apertamente contro il Conglomerato. Ma se così sarà, accadrà un domani. Oggi c’è un altro ostacolo da affrontare, un altro salto da effettuare, un’altra corsa da terminare.