Articolo a cura di Samuele Zaboi
Recensione dell’episodio 1: Chrysalis
Life is Strange è il nuovo progetto di Dontnod Entertainment che ha suscitato parecchio interesse nei videogiocatori, rispettando le attese e riuscendo, per quanto possibile, ad andare al di là delle più rosee aspettative. Life is Strange è in grado di trascendere il più stretto significato di “divertimento” che un videogioco è in grado di dare, grazie alla capacità di raccontare una storia coinvolgente e scritta e e diretta in modo eccellente, il tutto circondato da una colonna sonora di primo livello.
Il tempo è vita
Senza entrare troppo nel dettaglio della storia, che ogni giocatore ha la libertà di potersi gustare e scoprire liberamente, Life is Strange vede come protagonista Max, una ragazza tornata nella cittadina statunitense Arcadia, dopo aver trascorso alcuni anni a Seattle, dove si trova a seguire un corso di fotografia. Nei primi istanti della storia, la diciannovenne Max scopre di avere tra le mani un grande potere: quello di poter riavvolgere il tempo, tornare nel passato e modificare così il futuro. Questo consentirà al giocatore di poter sperimentare le diverse azioni e le ripercussioni che queste potranno avere sulla storia e sullo sviluppo dei personaggi.
Non tutto questo sarà però a portata di mano: data la natura episodica di Life is Strange, alcune conseguenze non sono immaginabili al momento ma verranno incastrate alla perfezione nel puzzle che si andrà completando nel corso dei successivi capitoli, lasciando nel giocatore quella bramosa voglia di sapere già subito come andrà a concludersi la vicenda e scoprire ciò che accadrà a Max e agli altri personaggi del gioco.
Effetto farfalla
“Si dice che il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo”, citava una celebre frase del film The Butterly Effect. Questo è di base ciò che accade in Life is Strange, dove saranno i giocatori a plasmarne la storia con ogni singola decisione presa anche se, come già citato in precedenza, le conseguenze non saranno sempre riscontrabili nell’immediato.
Ad arricchire ulteriormente Life is Strange si aggiunge una colonna sonora magistrale, capace di emozionare e che si cala alla perfezione nella storia, nei personaggi e nella vita di Arcadia. Come affrontare l’avventura dipenderà inoltre da ogni singolo utente che, al di là delle scelte già menzionate, si potrà prendere la libertà di esplorare e interagire con tutti i personaggi e gli oggetti a cui andrà incontro, o con nessuno di essi: questo influenzerà naturalmente la durata del gioco, dal momento che il primo episodio potrà oscillare da un paio d’ore a più di tre. Resta indubbio invece l’ottimo rapporto qualità/prezzo, dal momento che con una minima spesa è possibile tuffarsi in questa storia.
Quanto è bello il sunset
Life is Strange però non è esente da difetti però e il principale di questi è senza dubbio legato alla lingua del gioco: il doppiaggio, di buona qualità, è in inglese, così come i sottotitoli. Per chi non mastica alla perfezione la lingua, questo potrebbe essere un pesante handicap che impedisce la completa e corretta comprensione della storia, a maggior ragione considerando la presenza di termini usati principalmente nello slang giovanile e colloquiale. Lo stile grafico è apprezzabile, con paesaggi, colori e atmosfere capaci di smorzare il fiato anche solo per qualche secondo; occorre infine segnalare qualche calo di frame in pochissimi episodi: questo non va a intaccare in alcun modo il risultato complessivo del gioco, che resta di assoluto livello.
Commenti finali
Life is Strange è un gioco sorprendente, capace di catturare e coinvolgere il giocatore grazie a una storia raccontata e scritta in modo magistrale e contornato da una colonna sonora emozionante e di prim’ordine. La presenza della sola lingua inglese è l’unico vero difetto riscontrabile in questo prodotto caratterizzato dall’ottimo rapporto qualità/prezzo e da una trama che viene divorata come solo un ottimo libro riesce a fare.