Ryse: Son of Rome è uno dei titoli più noti degli ultimi anni. È stato infatti il portabandiera di Xbox One, la prima esclusiva della console Microsoft, sbarcata di recente anche su PC. In origine però si trattava di un titolo decisamente differente.
Il nome originale era Kingdoms, non era previsto per Xbox One ma per la 360 e l’anno di nascita era il 2010. La differenza principale era che il gameplay era in prima persona, i movimenti erano automatici e a noi non restava che muovere il braccio destro per colpire con il gladio, oppure il sinistro per ripararci con lo scudo. Era previsto anche l’utilizzo in alcuni casi del joypad. Inoltre l’ambientazione non era l’Antica Roma, ma un mondo di fantasia. Il progetto era bello corposo, ma forse a causa dello scarso utilizzo degli utenti del Kinect, è stato abbandonato.
La “storia” racconta che Crytek spostò il progetto prima nei suoi studi di Budapest, dove gli venne data la connotazione romana, e poi a Francoforte dove, eliminando il Kinect e la visuale in prima persona, ormai eravamo arrivati alle porte dell’esordio della Xbox One e fu deciso così di fargli compiere il salto grafico, con tanto di cambio di nome in quello che conosciamo oggi. A riprova di questi cambiamenti c’è il video qui sotto che è tratto da un DLC di Kingdoms che raccontava dell’invasione dell’Antico Egitto. Buona visione.