Terraria – Recensione

Articolo a cura di Samuele Zaboi

Nel vasto mondo videoludico ci sono titoli sparatutto, sportivi, d’azione, d’avventura, strategici e molti altri ancora, con un elenco che si può estendere quasi all’infinito. Oltre a questi esistono altri giochi che sono però difficilmente sono catalogabili in qualche categoria o in un genere ben preciso e definito: tra questi figura Terraria, sviluppato da Re-Logic, e finalmente approdato anche sulle console di nuova generazione.

1080p e 60fps

Con l’arrivo sul mercato di PlayStation 4 e Xbox One, ai giorni d’oggi il “problema” principale per i nuovi software destinati a queste piattaforme sembra essere quello della risoluzione e del framerate con cui gireranno questi giochi. Lo studio indie Re-Logic ha deciso di non dare importanza a questi elementi con Terraria, dedicandosi così al gameplay e all’esperienza di gioco, contornando il tutto con una grafica pixel. Come già menzionato in precedenza, è difficoltoso poter definire il genere di questo titolo: Terraria non ha uno scopo preciso e ben definito. I giocatori prima di tutto dovranno scegliere la vastità del mondo nel quali sarà ambientata la loro avventura: la creazione di questi universi sarà ogni volta differente permettendo, qualora lo si desideri, di non cimentarsi mai con le stesse ambientazioni, che ogni volta sapranno svilupparsi soprattutto in verticale, riuscendo a sorprendere per ciò che saranno in grado di offrire. Creato il mondo, i giocatori si imbatteranno in un sistema editor ben sviluppato per la creazione del proprio personaggio: si potrà scegliere tra diverse tipologie di pettinatura, di abiti e scarpe per poi gettarsi in un’avventura senza fine.

Hai paura del buio?

Terraria metterà gli utenti in un vasto mondo che, per quanto la sua grafica lo faccia allontanare molto dalla realtà, è molto più verosimile di quanto si possa immaginare. Il protagonista si ritrova di colpo catapultato in questo universo e il suo primo compito sarà solo uno, il più istintivo: sopravvivere. Per fare ciò sarà necessario costruire un rifugio, una casa in cui potersi rifugiare la notte. Al calar delle tenebre infatti nefaste creature appariranno da ogni dove e pronti ad attaccare senza alcun remore. Il personaggio sarà dotato sin dall’inizio dell’avventura di alcuni strumenti base con cui esplorare il mondo di gioco e potersi adattare al mondo: ci saranno a disposizione una spada, un piccone e un’ascia con i quali sarà possibile, rispettivamente, attaccare i nemici (che per la cronaca ci saranno anche di giorno, anche se di minor entità), scavare cunicoli ed estrarre minerali e infine abbattere alberi e ottenere della legna con cui poter costruire nuovi oggetti e strumenti all’interno della propria abitazione. Serviranno diverse ore per poter prendere confidenza con le dinamiche atipiche del gioco firmato Re-Logic e solo dopo questo lasso di tempo sarà finalmente possibile godere a pieno della qualità del titolo.

Esplorare in lungo e in largo

La chiave per Terraria è di fatto una, libertà. Il giocatore sarà infatti libero di fare ciò che vuole e come vuole: potrà decidere di iniziare a scavare in profondità fino a raggiungere l’inferno (sì, l’inferno) e tornare in superficie. In questi viaggi sarà possibile incontrare non solo temibili figure, da dover eliminare per evitare di andare incontro alla morte, ma anche personaggi non giocabili che potranno avere bisogno di un aiuto e di una dimora in cui potersi riparare. Sarà compito del personaggio principale riuscire a trovare a trarli in salvo e portarli così in una casa costruita appositamente per loro e pronta a ospitarli. Poter dire a quanto ammonti la longevità di Terraria è impossibile, dal momento che molto, se non tutto, dipenderà da quanto il giocatore riuscirà a farsi immergere dal titolo Re-Logic, in grado di offrire ore e ore di un gameplay che permettere di scoprire nuovi elementi e nuovi tesori prima nascosti e impensabili.

Conclusioni

Terraria e la parola libertà vanno a braccetto e indicano l’alta qualità del titolo Re-Logic. Per godere a pieno dell’esperienza di gioco occorre dimenticarsi di grafica, alta definizione e framerate e lasciarsi abbandonare in questo vasto, e a tratti infinito, mondo di gioco dove sarà possibile scovare segreti e portare alla luce tesori dalle più remote profondità della terra.