Articolo a cura di Alessandro Arndt Mucchi
L’ALTRA NEXT GEN: non ci sono soltanto Xbox One e PlayStation 4 a rappresentare la next gen, visto che una piattaforma di gioco la next gen ce l’ha da anni (come si dice un po’ scherzando e un po’ no). Parliamo ovviamente del PC e del PC gaming che, con l’abbassarsi dei prezzi e la posizione d’avanguardia tecnologica, diventa un’alternativa sempre più allettante per i giocatori. In questa rubrica ci occuperemo di periferiche, di hardware, e di consigli su come configurare al meglio la propria postazione da gioco.
Essere audiofili e insieme videogiocatori non sempre rende la vita facile, da un lato si cerca la maggiore fedeltà possibile nella riproduzione dell’audio, mentre dall’altro si va a caccia dell’headset più comodo per le nostre sessioni online. Spesso bisogna scendere a compromessi, guadagnare in comodità perdendo in qualità, oppure trovando vie di mezzo che lasciano un po’ l’amaro in bocca. Se vi ritrovate in questa descrizione ecco che Turtle Beach ha il prodotto adatto per voi, a patto di potersele permettere (300 Euro non sono certo pochi per una periferica) le cuffie Ear Force XP Seven del produttore statunitense sono tra le preferite dei videogiocatori professionisti, curiosi di scoprire perché?
Valore costruttivo
Come avete potuto vedere dal nostro unboxing, le Ear Force XP Seven sono cuffie che fin dall’apertura della scatola vogliono mettere in chiaro le cose, presentandosi come un prodotto di fascia alta sia sul fronte dei materiali utilizzati che su quello del contenuto. Le cuffie vere e proprie sono realizzate ottimamente, con particolari rifiniti ed una volta indossate risultano sufficientemente leggere e particolarmente comode, grazie ai cuscinetti in materiale a memoria di forma, capaci di adattarsi alla nostra testa. Altro lato positivo, che certamente farà la gioia dei nostri lettori più appassionati di personalizzazione, è la possibilità di sostituire le placche metalliche poste sugli auricolari, un dettaglio molto apprezzato. Continuando l’esame della scatola Turtle Beach troviamo controller e centralina, entrambi realizzati con cura (il controller con tasti capacitivi, c’è a chi piacciono e c’è a chi no, ed un sistema di indicatori LED che ci ha soddisfatti pienamente) per un prodotto che complessivamente ha un aspetto decisamente ottimo.
Uno, due, tre prova
Ma andiamo subito a parlare dell’aspetto principale delle XP Seven iniziando l’analisi della loro funzione primaria: come si comportano come headset? La qualità audio è veramente ottima, ma limitarci a dire che “si sentono bene” sarebbe un delitto verso tutta la pletora di opzioni avanzate previste da Turtle Beach. Ogni auricolare simula infatti degli altoparlanti virtuali per rendere l’illusione di un sistema audio 5.1, con la possibilità di gestire singolarmente ogni canale sia riposizionandolo che andando ad influire sul suo output audio. L’effetto di questa gestione così dettagliata è particolarmente evidente in quei titoli che hanno altrettanta cura nell’impostazione sonora, restituendo un’immersione nell’azione difficilmente riproducibile altrimenti. Andando poi a parlare di qualità audio non possiamo che dare un giudizio decisamente positivo su quanto si ascolta infilando la testa dentro alle XP Seven: sia giocando, per i motivi citati, che ascoltando musica o guardando un film l’headset di Turtle Beach non fa mistero di essere di fascia alta anche su questo fronte, con un audio bilanciato e, soprattutto, gestibile fin nei minimi particolari grazie al software che accompagna il prodotto.
Parlando di voice chat, poi, continuiamo ad essere soddisfatti grazie ad un microfono che fa bene il suo dovere tenendo a bada i rumori di fondo e registrando chiaramente la nostra voce, ferma restando ovviamente la possibilità di gestire separatamente tutti i volumi per andare in contro alle esigenze del momento.
Commento finale
L’headset Ear Force XP Seven di Turtle Beach è un prodotto che, fin dal prezzo di circa 300 Euro, vuole aggressivamente imporsi nella fascia alta di mercato. Non sono cuffie per tutti, certo, e probabilmente non tutti hanno bisogno del livello di gestione offerto, ma chi volesse andare a personalizzare fin nel più piccolo dettaglio la sua esperienza audio, troverà senza dubbio pane per i suoi denti. Una minima curva d’apprendimento è richiesta per padroneggiare le tante opzioni, ma il mix di qualità audio e valore costruttivo fa di queste XP Seven un prodotto da sognare e, magari, fare proprio potendosi permettere la spesa non proprio contenuta.