Codemasters, con all’attivo serie come i rally Colin McRae, TOCA e Formula 1, è un team che certamente non necessita presentazioni. Dopo diversi anni di attesa è finalmente giunto il momento per loro di tornare a quel GRID che a inizio generazione ci aveva stupito e divertito come pochi altri titoli di corsa.
Corridori cercasi
GRID 2 ci metterà nei panni di una nuova promessa delle corse su quattro ruote. Patrick Callahan è intenzionato a promuovere una nuova disciplina corsistica, la WSR, sfruttando il nostro talento e per questo ci garantirà la partecipazione a diversi eventi sparsi per tutto il mondo. Nell’arco di cinque stagioni il giocatore avrà così modo di guidare per le strade di città come Parigi, Barcellona, Dubai o Tokyo, ma anche su circuiti ufficiali a bordo dei mezzi più disparati. La varietà appare da subito come uno dei punti di forza del titolo Codemasters, capace di proporre anche differenti tipologia di competizioni, da Eliminazione alle gare di Derapate passando per sfide testa a testa, corse a checkpoint, prove di resistenza e altro ancora. Un’interessante variazione sul tema è rappresentata dalle competizioni col circuito che si modifica ad ogni tornata.
I diversi eventi, organizzati in stagioni, saranno aperti a diverse classi di veicoli, così che dovrete selezionare quello più idoneo dal vostro garage. Questo andrà popolato non passando dal concessionario visto che non esiste valuta in GRID 2, ma vincendo le sfide e partecipando ai collaudi, mentre qualche volta sarà il procedere stesso che garantirà qualche gradito regalo. Da questo punto di vista si sente un po’ la mancanza di una fase dedicata alla ricerca del mezzo migliore per affrontare un dato evento, così come la possibilità di potenziare la quattro ruote preferita, elementi che avrebbero garantito un pizzico di profondità in più al titolo Codemasters.
Il piacere della sportellista
Pad alla mano GRID 2 offre un’esperienza accessibile e lontana da raffinati simulatori. Nonostante questo, non pensiate di poter affrontare le competizioni come in un Need for Speed o Burnout qualunque, ma al contrario il titolo dei maestri del codice si rivela complesso da padroneggiare, per via di tracciati articolati ed un sistema di guida piuttosto esigente. Non si possono selezionare aiuti, ma vi sono due livelli di difficoltà superiori a quello normale per fornire ai giocatori più esigenti una sfida adeguata. Favorisce il piacere di guida l’incredibile sensazione di velocità e l’ottima intelligenza artificiale, davvero agguerrita e sorprendentemente umana. Visto l’alto livello del motore fisico avremmo sicuramente apprezzato qualche settaggio in più per personalizzare la simulazione, per rendere il controllo del mezzo un poco più realistico ad esempio. Inoltre l’estrema leggerezza delle quattro ruote se ben si addice alle competizioni sui circuiti cittadini, caratterizzati da curve repentine, nelle gare sui tracciati ufficiali fa perdere il piacere di cercare la traiettoria ideale. Anche la differenziazione tra le diverse macchine avrebbe potuto essere più accentuata, con una tendenza alla derapata un po’ troppo generalizzata. Questi elementi sono dovuti chiaramente al desiderio di rendere GRID 2 un’esperienza di guida adrenalinica e per quanto limitino in parte la profondità del gameplay, è innegabile come il lavoro Codemasters riesca ad incollare allo schermo e a divertire per ore, offrendo sempre cose nuove da fare. Se non l’aveste ancora capito, GRID 2 non è un gioco per palati fini, ma al contrario per gli amanti delle emozioni forti e della vittoria guadagnata anche grazie a qualche sportellata. Da citare a tal proposito la gestione dei danni, che non fa passi in avanti particolari rispetto a quanto visto nel predecessore e nei vari DiRT, ma rimane tra le migliori nel genere. Non sarà solo a fine estetico, in quanto danneggiare l’auto causerà conseguenze anche sul controllo del mezzo, fino ad arrivare alla distruzione totale della macchina. Per fortuna torna ancora una volta la possibilità di riavvolgere gli ultimi secondi per riprovare una curva presa male o evitare un brutto incidente.
La ciliegina sulla torta
GRID 2 contorna un ottima componente singolo giocatore con un’altrettanto ricca modalità multiplayer che allunga ulteriormente una longevità già molto buona. In fine favorisce la riuscita del gioco l’ottima componente estetica, supportata dall’ultima versione dell’EGO Engine capace di spremere le energie rimaste alle nostre console di questa generazione ormai al termine. Lo schermo viene riempito da modelli dei mezzi dettagliati e sufficientemente fedeli agli originali, capaci di rovinarsi e cadere a pezzi uno scontro dopo l’altro, il tutto contornato da un’effettistica ricchissima e ben fatta, meno accentuata che in altri titoli Codemasters. La nostra preferenza va però ai circuiti, splendidi da guardare e divertenti da attraversare a duecento chilometri orari. Gli sviluppatori inglesi, liberi da velleità simulative, si sono sbizzarriti, superando se stessi creando circuiti dalla forte personalità che vi resteranno senza dubbio in testa. Buono in fine il comparto sonoro, con rombi dei motori convincenti e diversificati, oltre ad effetti dettagliati e curati.
Commento finale
GRID 2 e’ l’ennesima prova delle capacita’ dei Codemasters nel realizzare titoli di guida accattivanti. Come e piu’ del predecessore, la strada scelta e’ anni luce lontana dai simulatori, al fine di puntare su di un’esperienza comunque appagante e completa, forte di una varieta’ e ricchezza di contenuti sorprendente. Ad arricchire il pacchetto troviamo poi la vasta offerta online che confidiamo vi terra’ compagnia per diverse ore. Peccato non si sia aprofondito maggiormente il modello di guida, un po’ semplicistico, mentre al contrario è difficile rimanere indifferenti di fronte all’ottimo comparto tecnico e soprattutto a circuiti una volta tanto dalla forte personalità. Se il primo GRID vi aveva entusiasmato, non rimarrete delusi.