Articolo di Valerio De Vittorio
Cinque anni sono passati dall’ultima volta che Master Chief è apparso sui nostri schermi. Nonostante prequel, storie parallele e spin off, il protagonista dei capolavori Bungie è rimasto da parte, in attesa di tornare sulla scena e continuare la saga. Passata alle sapienti mani di 343 Industries, la serie è finalmente pronta per riprendere la storia dove l’avevamo lasciata alla fine di Halo 3, per dare vita ad una nuova trilogia. Halo 4 non è però solo una nuova occasione per espandere il suo appassionante universo fantascientifico, ma si propone il non facile compito di rinverdire l’offerta online e, considerato il successo del multiplayer che da sempre contraddistingue la serie, le aspettative sono tutt’altro che basse.
Svegliati Chief, ho bisogno di te!
Quanto segue contiene spoiler relativi Halo 3, nel caso non l’abbiate ancora terminato vi consigliamo quindi di saltare questo paragrafo. Halo 4 prende il via quasi cinque anni dopo il precedente capitolo, con Master Chief e Cortana alla deriva in ciò che resta della Aurora Nascente. Il nostro eroe è tranquillo nel suo sonno criogenico, quando la sua compagna di avventure artificiale lo risveglia per armarlo e rimetterlo in piedi. Si stanno avvicinando ad un pianeta artificiale e non sono soli. I Covenant non tardano a farsi vivi, infatti, anche se non sappiamo cosa li abbia spinti qui e soprattutto perché non si facciano tanti scrupoli nell’usare le armi vista la presunta fine della guerra tra loro e gli umani. Scesi sul pianeta artificiale Master Chief incontrerà però una nuova minaccia e verremo introdotti ad una misteriosa quanto potente figura, che ci ritroveremo a combattere per tutta la durata della campagna. Ovviamente non vi diremo altro per non rovinarvi la trama.
Vale spendere qualche parola su quanto fatto da 343 Industries con la sceneggiatura, che si concentra molto sul rapporto tra Master Chief e Cortana, il cui ciclo vitale è ormai ben oltre i 7 anni di vita di una Intelligenza Artificiale avanzata. La coppia riesce abilmente nel coinvolgere il giocatore grazie a dialoghi ben scritti e all’ottima recitazione. Il doppiaggio originale (il gioco sarà tradotto in italiano ma la versione fornitaci da Microsoft era ancora in inglese, purtroppo) è infatti eccellente e lavora in perfetta sintonia con le animazioni facciali di Cortana, in questo capitolo espressiva ed emotiva più che mai. Si, lo ammettiamo, ci siamo innamorati di un’intelligenza artificiale, ma succederà anche a voi! Dieci e lode per la coppia, insomma, un po’ meno appassionante a nostro giudizio, invece, il resto della campagna.
I Precursori sono una razza molto affascinante e se conoscete la mitologia di Halo, compresi libri, film e fumetti, apprezzerete la continuità narrativa. Ma purtroppo nell’arco della storia non riescono a bucare lo schermo per colpire la nostra immaginazione. In particolare non siamo rimasti molto impressionanti dall’ultimo terzo della campagna, piuttosto prevedibile e dal ritmo meno incalzante rispetto al resto, salvandosi in un finale davvero toccante. I gusti di ognuno influiranno sensibilmente sul giudizio della storia narrata in Halo 4, ma a nostro parare siamo leggermente al di sotto di quanto ci saremmo aspettati e di quanto vissuto nel capitolo precedente o anche nel prequel Halo: Reach.
L’unicità di Halo
La serie Halo deve il suo successo al denso mondo fantascientifico creato, ma non solo. Le storie raccontateci fino ad oggi si poggiano sulle solide basi di un gameplay personale e per certi versi unico. Parliamo di un FPS a prima vista classico, ma che grazie a diversi accorgimenti propone un’esperienza diversa dalla concorrenza. Master Chief è un soldato nato da esperimenti militari e per questo è in grado di muoversi più rapidamente e di saltare più in alto di normali soldati. L’armatura MJOLNIR fornisce protezione, ulteriormente aumentata dallo scudo energetico che si ricarica automaticamente se non sta subendo colpi.
Vi sono poi i mezzi, che godono di un ruolo consistente nelle dinamiche di gameplay, così come il vasto arsenale, che comprende armi terrestri e non. Halo 4 ripropone tutti questi elementi, introducendo qualche novità quali un potente Mech, nuove abilità per l’armatura e le armi dei Precursori. Queste ultime sono molto convincenti dal punto di vista del deisgn, ma sostanzialmente risultano assimilabili a bocche da fuoco del repertorio Covenant o UNSC, accostandosi ai classici fucili, mitragliatori e carabina.
Un altro elemento caratteristico della saga è rappresentato dalla varietà dei nemici e dalla loro intelligenza artificiale, capace di coordinare alieni dalle capacità differenti e presenti sempre in numero elevato per garantire una sfida di alto livello. Halo 4 non delude minimamente sotto questo profilo, proponendosi con una difficoltà già decisamente impegnativa al livello Normale. I nuovi avversari sono davvero degli ossi duri e possono contare su alcune unità di supporto davvero odiose, in grado di restituire energia ai compagni, piuttosto che di proteggerli con scudi o ancora di evocare sulla mappa torrette di difesa.
Essendo sempre in movimento a mezz’aria e di piccole dimensioni, eliminarli sarà insieme una priorità ed un’impresa tutt’altro che immediata. I Promethean Knight rappresentano una sorta di classe Elite, in grado di teletrasportarsi rapidamente sul campo di battaglia, spesso presenti in compagnia dei Crawlers, unità a quattro zampe, rapide e capaci di arrampicarsi sui muri.
La CPU gestisce molto bene i loro movimenti durante i conflitti a fuoco, così che sarà normale vedere i nemici raccogliersi in gruppi, sfruttare coperture e schivare i nostri colpi o granate, dando del filo da torcere al giocatore che una volta tanto si trova di fronte degli esseri vivi piuttosto che dei banali bersagli da puntare e abbattere.
La campagna propone una discreta varietà di situazioni, così che sparare e cercare di avere la meglio sui Covenant piuttosto che i Promethean sarà solo una parte dell’avventura. Ci saranno mezzi da guidare, postazioni da difendere, alleati da assistere e sezioni di volo decisamente ben riuscite.
Difficile annoiarsi con Halo 4, anche se si fa sentire la mancanza di qualche vera novità nel gameplay, solo rifinito ed arricchito senza che però compaiano situazioni di gioco esaltanti ed originali. Citiamo infine la possibilità di affrontare la campagna anche in compagnia di altre tre persone, tutti nei panni di cloni di MAster Chief!
Tutti a bordo dell’Infinity!
Halo è sinonimo anche di multiplayer, e questo quarto capitolo non è da meno. Racchiusa nel menu Infinity, la modalità online di Halo 4 viene per la prima volta integrata nella storia del gioco, con le partite sui server spiegate come esercitazioni delle unità Spartan IV sulla nave Infinity, appunto.
La prima importante novità è rappresentata dalla personalizzazione del proprio profilo, con tanto di evoluzione del personaggio su livelli da sbloccare acquisendo esperienza. Non più solo personalizzazioni estetiche, ma si acquisirà ora l’accesso alle abilità armatura e a perk da equipaggiare due alla volta. Questi prevedono slot granate più ampi, corsa infinita o ancora la possibilità di farsi lanciare sul campo nuovi armamentari. Il sistema di crescita prevede non solo oggetti ed equipaggiamenti, ma raggiunto un certo punteggio, si acquisirà l’accesso alle specializzazioni, con modifiche anche estetiche degli Spartan.
Entrano in gioco a loro volta le Sfide, obiettivi secondari da portare a termine entro un tempo limite e presenti in ogni modalità, che permettono di acquisire moltissimi punti in più. Halo 4 dimostra una rinnovata profondità nella componente online, grazie al sistema di evoluzione, non originale di per sé, ma implementato con competenza e che promette un coinvolgimento inedito per la serie, L’offerta multiplayer può contare su tredici mappe, con una dozzina di modalità differenti, tra cui la nuova dedicata ai Flood.
Un giocatore contagia gli altri, i quali si trasformano in orrendi infetti armati di spada, con lo scopo di eliminare gli Spartan restanti. Torna poi Fucina, il reparto dedicato ai giocatori più creativi, con tutta una serie di aggiustamenti e piccole aggiunte, e Cinema, dove riguardare i replay delle partite.
Infine esordiscono in Halo 4 le Spartan Ops, missioni cooperative che vanno a rimpiazzare la modalità Sparatoria con una più organica modalità legata alla trama della campagna principale. Filmati in computer grafica ci introdurranno ad operazioni sul campo in mappe ampie, che ci rimandano al gameplay tradizionale della serie, allo scopo di eliminare ondate di nemici sempre più forti. Interessante la promessa di Microsoft che proporrà contenuti nuovi ogni settimana completamente gratuiti, per proseguire così la storia e mantenere alto l’interesse.
343 Industries ha fatto certamente un ottimo lavoro nel cercare di rinfoltire ed aggiornare l’offerta dell’online, con tanti contenuti, novità e espedienti come l’evoluzione del proprio profilo online utile ad accrescere il coinvolgimento col gioco stesso.
I prossimi mesi ci diranno se la scommessa è stata vinta o meno, quando i server inizieranno a popolarsi di appassionati che spolperanno ogni elemento dell’online.
Master Chief si rifà il trucco!
343 Industries ha fatto un ottimo lavoro anche sotto il profilo tecnico, ricostruendo da zero il motore grafico per dare ad Halo la gioia della risoluzione nativa a 720p, e molto altro. Si fa notare la pulizia a schermo, con un immagine sempre perfettamente definita e fluida. Ma soprattutto il tratto tipico della serie torna graziato da texture ed un livello di dettaglio generale ottimi.
Il design di mappe e personaggi è stato in parte rivisto, come nel caso dei Covenant, ed il risultato è l’Halo più bello di sempre e grazie allo stile caratteristico, un FPS maestoso ed affascinante. La varietà degli scenari è ottima, spaziando da interni di navi spaziali, a desertici canyon, passando per foreste e sezioni in volo con spazi aperti sterminati. Davvero non abbiamo nulla da rimproverare agli sviluppatori, che grazie al loro motore grafico hanno potuto inscenare filmati di intermezzo ottimi, graziati da animazioni facciali eccellenti e sempre convincenti.
Lo stesso vale per l’accompagnamento sonoro, composto da effetti ben pensati e musiche originali accattivanti. Si sente in questo caso un po’ la mancanza della magia dei temi originali, ma lo score è comunque di alto livello.
Commento finale
Halo 4 è un ottimo nuovo inizio. Non lo neghiamo, la campagna principale ci ha lasciato con sensazioni contrastanti, da un lato ci ha fatto rinnamorare dei due protagonisti grazie ad una caratterizzazione davvero eccezionale ed allo spazio concesso alle loro interazioni, dall’altra i Promethean e le ultime fasi giocate non ci hanno invece convinto del tutto. Di contro il comparto online è davvero massiccio e messo insieme con abilità, promettendo tantissime ore di divertimento, grazie anche ai contenuti gratuiti che verranno rilasciati ogni settimana.
Chiude il cerchio un comparto tecnico eccezionale, capace di risaltare il design caratteristico della serie confezionando uno degli FPS più belli da vedere di questa generazione. Halo 4 forse non è proprio un inizio col botto per la nuova trilogia, ma comunque un titolo solido, imperdibile per i fan della saga.