Recensione di Valerio de Vittorio
Bando alle ciance
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Commento
Tekken Tag Tournament 2 – Video Recensione
Sono passati quasi vent’anni da quando Tekken si propose come una delle prime importani esclusive per l’appena nata Playstation di Sony. Sei capitoli, conversioni per PSP e spin-off vari più tardi, la serie Namco non ha ancora nessuna intenzione di andare in pensione e visto il rinnovato entusiasmo verso i picchiaduro degli ultimi tempi, Harada-san sembra aver scelto il momento migliore per dare un seguito a Tekken Tag Tournament. Con un roster sterminato, diverse modalità, un online decisamente sviluppato e contenuti dedicati a potenziali nuove leve, Tekken Tag Tournament 2 sembra non farsi mancare proprio nulla!
Il titolo Namco Bandai non appartiene alla serie canonica, per questo motivo, nonostante venga accennato un background narrativo, se amate Tekken per la sua storia questo spin-off non ha molto da offrire purtroppo. A parte lo spettacolare filmato introduttivo e scene finali dedicate ad ogni personaggio, non troverete alcuna modalità principale che racconti un nuovo pezzo della saga. Tekken Tag Tournament 2 si concentra invece sul gameplay vero e proprio e sulle opzioni dedicate sia ai veterani che ai nuovi arrivati. Iniziamo proprio da questi ultimi, i quali troveranno nella scherma Laboratorio un ottimo punto di partenza. Qui vestiremo i panni di Combot, prototipo robotizzato di Violet, il quale dopo un’incidente si ritrova costretto a recuperarne l’addestramento insegnandogli i principi del combattimento. Attraverso una sequenza di livelli graduale, ci vengono così insegnati i rudimenti dei cardini del sistema di combattimento di Tekken e delle novità legate al Tag. Non solo, soddisfare le richieste permetterà di guadagnare dei punti da spendere nella sezione apposita, acquistando una serie di mosse selezionate dallo sterminato repertorio di ogni lottatore del titolo, che potremo poi equipaggiare per creare il nostro Combot personalizzato. I giocatori più esperti potrebbero trovare in questa particolare modalità un angolo nel quale perdere ore di sonno alla ricerca della combinazione più letale!
Ad ogni modo dal Laboratorio non uscirete esperti pronti ad affrontare i lottatori più forti, ma più che altro avrete un’infarinatura generale sulle caratteristiche dell’impianto di gioco e vi godrete qualche ora di divertimento grazie all’umorismo tutto giapponese di cui è infarcito. Vi è poi la classica modalità Pratica, arricchita e perfezionata rispetto ai capitoli precedenti, dove è possibile esplorare il vastissimo campionario di mosse dei propri lottatori preferiti, osservandone timing, zone colpite, danni inferti e così via. Il cuore dell’esperienza trova dimora invece nell’Arcade, che ripropone la classica sequenza di stage fino al boss finale, per un’esperienza del tutto analoga all’originale versione da sala, mentre combattimenti a squadre, Survival e Battaglie fantasma offrono qualche diversivo e l’occasione di guadagnare qualche credito in più o far salire il rank dei diversi personaggi.
Partendo dall’impianto di gioco di Tekken 6, il nuovo lavoro del team di Harada ne affina diversi spigoli, velocizzando anche leggermente l’azione ed introduce nuove possibilità legate alle meccaniche del Tag. In pratica, il gioco prevede ora che l’utente scelga due lottatori che potranno alternarsi durante il match, anche se basterà la morte di uno dei due per decretare la sconfitta. Mentre uno combatte, l’altro recupera in parte l’energia perduta, comunque, incentivando lo scambio tra i due, da sfruttare inoltre sia per degli attacchi speciali che per evadere da alcuni colpi avversari. In particolare è possibile prolungare le juggle (serie di colpi portati a segno mentre l’avversario è ancora sospeso a mezz’aria) facendo subentrare il compagno una volta lanciato in aria l’avversario. Vi è poi il Tag Assault, da attivare portando a segno un colpo che sbatte a terra il rivale tanto forte da farlo rimbalzare per poi chiamare col pulsante Tag il compagno ed in due, contemporaneamente sul campo, concatenare più pugni e calci possibili. Infine è possibile portare a segno una presa speciale a due, a sua volta evitabile con il giusto tempismo. Le nuove opportunità inspessiscono un gameplay già molto profondo, capace di attirare con la sua immediatezza ma che se esplorato permette di concatenare attacchi spettacolari e rendersi addirittura frustrante per lo spazio concesso a juggle e combinazioni lunghissime. Il tempismo è fondamentale e la velocità di reazione necessaria per capire che tipo di attacco sta portando assegno l’avversario bassissimo. Basterà mostrare il fianco scoperto per un istante di troppo perché ci si ritrovi a subire combo lunghissime. Non aiuta a rendere il titolo più user-friendly l’estrema differenziazione dei personaggi, ognuno dotato del proprio stile di combattimento, senza quasi nessun colpo standard ad aiutare il passaggio da un lottatore all’altro. Se considerate che Tekken Tag Tournament 2 prevede una sessantina di personaggi, compresi DLC gratuiti e quelli nascosti, non c’è davvero di che annoiarsi. Un’ulteriore spunto d’interesse per gli appassionati è rappresentato proprio dalla possibilità di combinare due lottatori, cercando magari di crerare una coppia i cui membri compensino i punti deboli dell’altro o, al contrario, scegliere due lottatori simili per esprimere al massimo la propria affinità con uno stile di combattimento preciso. Le possibilità, insomma, sono davvero molteplici e l’ottimo bilanciamento rappresenta un punto di partenza importante, nella speranza che Harada mantenga le promesse e continui a seguire la community supportando il gioco con patch ed update.
Il nuovo lavoro di Namco, grazie anche ad una componente online approfondita, che sfrutta l’ottimo netcode di Soul Calibut V, risulta essere un prodotto completo, con la piacevole aggiunta di una sezione dedicata alla personalizzazione dei lottatori. Qui, acquistando svariati oggetti con i soldi guadagnati vincendo i match, sarà possibile vestire i nostri personaggi con magliette, pantaloni, accessori, pettinature e quant’altro. Purtroppo non siamo rimasti molto soddisfatti dalla proposta, approssimativa nel design, tanto che alla fine si tende a preferire l’abbigliamento originale.
Da citare poi la possibilità di divertirsi anche in quattro contemporanemante, in partite 2vs2 con i compagni di squadra che si alternano sul ring ed il World Tekken Federation, un HUB che fornisce diversi servizi e statistiche dedicate agli utenti più “pro”, non ancora attiva ma presto online.
Molto buono il comparto tecnico, che segna un netto passo in avanti rispetto al poco convincente Tekken 6, con modelli molto dettagliati e coperti da texture più che adeguate. Lo stesso vale per i fondali, una ventina in tutto e diversificati non solo nell’estetica, visto che alternano stage infiniti ad altri limitati da pareti ed altri ancora sviluppati su due piani, con tanto di muri e pavimenti distruttibili. Ma il vero punto forte di Tekken Tag Tournament 2 è rappresentato dalle animazioni, da sempre marchio di fabbrica della serie, ed in questo nuovo episodio ulteriormente perfezionate. Fluide, perfettamente legate tra loro e con una rilevazione delle collisioni davvero molto precisa, le movenze dei lottatori rappresentano un nuovo metro di paragone per il genere.
Molto buono il comparto audio, che dona voci nelle lingue d’origine ad ogni lottatore e accompagna i combattimenti con una colonna sonora accattivante. Si fa notare una modalità DJ, nella quale l’utente può personalizzare la soundtrack a proprio piacimento.
Tekken Tag Tournament 2 non rappresenta certamente una rivoluzione per la serie, ma grazie al vastissimo cast e al gameplay perfezionato nei minimi dettagli, appare come quello più completo. Le meccaniche Tag sono state introdotte con sapienza, aggiungendo ulteriore profondità al complesso sistema di combattimento, mentre la modalità Laboratorio dovrebbe dare una mano ai novizi che volessero cimentarsi con un titolo che, più degli altri capitoli, appare come pensato per l’utenza affezionata alla serie, visto il focus posto sulla modalità Arcade e l’Online. Se siete fan di Tekken, non avete motivi per saltare questa nuova iterazione, salvo forse la mancanza di modalità single-player approfondite; per quelle ed un’ipotetica rivisitazione del gameplay dovremo probabilmente attendere il settimo capitolo.